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La Fondazione assegna quest’anno sette borse di studio agli alunni meritevoli

La borsa di studio intitolata a Giorgio Sinigaglia è attribuita per meriti scolastici, mentre le borse in memoria di Rav Richetti, assegnate per meriti morali ed etici, sono state estese anche agli studenti della primaria.

Ultimo giorno di scuola, tempo di festa e di premiazioni in un’atmosfera di allegra gioia già vacanziera. La Fondazione Scuola ha partecipato alla giornata dell'8 giugno come da tradizione, assegnando le borse di studio istituite in collaborazione con la Comunità e finanziate da donatori che, nella migliore tradizione ebraica, desiderano rimanere anonimi. Presenti all’evento di consegna degli attestati il preside Marco Camerini, l’assessore alle Scuole Dalia Gubbay, il presidente della Fondazione Marco Grego e il vicepresidente Simone Sinai, il rabbino capo di Milano Rav Alfonso Arbib, la famiglia Sinigaglia e Nurit Richetti, figlia di Rav Richetti. «Da sempre la Fondazione dà un contributo importante alla Scuola», ha commentato Marco Grego, «ma tengo a sottolineare che per le borse di studio i donatori non dobbiamo cercarli: ci contattano loro, sempre disponibili a mettere in campo nuove iniziative per premiare gli studenti meritevoli».

Le due tipologie di borse di studio
La borsa di studio in ricordo di Giorgio Sinigaglia, che è assegnata per meriti scolastici agli studenti della quarta superiore e che è l’unica borsa propriamente detta poiché finanzia la retta dell’anno scolastico successivo, è stata vinta quest’anno da Debora Deangelis, studentessa della quarta scientifico.
Alla memoria di Rav Richetti sono invece assegnate le borse di studio per meriti morali ed etici: istituite lo scorso anno per due studenti (uno delle medie e uno delle superiori), sono state estese quest’anno anche agli alunni della primaria e “raddoppiate” per quelli di medie e superiori. Un totale di sei premi in denaro, di entità proporzionale all’età, che i ragazzi possono spendere come desiderano.

Premiare i comportamenti virtuosi
L’idea educativa alla base delle borse di studio Rav Richetti è quella di valorizzare i comportamenti virtuosi degli studenti nei confronti dei compagni, degli insegnanti e dell’istituzione Scuola nel suo complesso. A vincerle sono infatti studenti che nel corso dell’anno si sono mostrati solidali, empatici, generosi, responsabili, disponibili ad aiutare i compagni nelle attività scolastiche ed extrascolastiche, ma anche rispettosi verso gli insegnanti e capaci di prendersi cura dell’ambiente scuola.

I vincitori delle borse Rav Richetti
Ecco dunque i sei studenti che quest’anno si sono aggiudicati le borse di studio Rav Richetti: per la primaria Chloe Camilla Zanzuri della prima classe e Alon Shek della quinta; per le medie Ella Reibman della prima e Gad Morpurgo della seconda; per le superiori Sharon Bassal della seconda e Malka Levi della quinta. «Che queste premiazioni siano per tutti voi uno stimolo per l’anno prossimo, quando avrete ancora l’opportunità di concorrere» ha detto il preside Camerini alla platea dei ragazzi riuniti in giardino. «Datevi da fare e impegnatevi per dare il vostro contributo positivo ai compagni e alla Scuola tutta, nel rispetto delle regole».

La Fondazione assegna quest’anno sette borse di studio agli alunni meritevoli

La borsa di studio intitolata a Giorgio Sinigaglia è attribuita per meriti scolastici, mentre le borse in memoria di Rav Richetti, assegnate per meriti morali ed etici, sono state estese anche agli studenti della primaria.

Ultimo giorno di scuola, tempo di festa e di premiazioni in un’atmosfera di allegra gioia già vacanziera. La Fondazione Scuola ha partecipato alla giornata dell'8 giugno come da tradizione, assegnando le borse di studio istituite in collaborazione con la Comunità e finanziate da donatori che, nella migliore tradizione ebraica, desiderano rimanere anonimi. Presenti all’evento di consegna degli attestati il preside Marco Camerini, l’assessore alle Scuole Dalia Gubbay, il presidente della Fondazione Marco Grego e il vicepresidente Simone Sinai, il rabbino capo di Milano Rav Alfonso Arbib, la famiglia Sinigaglia e Nurit Richetti, figlia di Rav Richetti. «Da sempre la Fondazione dà un contributo importante alla Scuola», ha commentato Marco Grego, «ma tengo a sottolineare che per le borse di studio i donatori non dobbiamo cercarli: ci contattano loro, sempre disponibili a mettere in campo nuove iniziative per premiare gli studenti meritevoli».

Le due tipologie di borse di studio
La borsa di studio in ricordo di Giorgio Sinigaglia, che è assegnata per meriti scolastici agli studenti della quarta superiore e che è l’unica borsa propriamente detta poiché finanzia la retta dell’anno scolastico successivo, è stata vinta quest’anno da Debora Deangelis, studentessa della quarta scientifico.
Alla memoria di Rav Richetti sono invece assegnate le borse di studio per meriti morali ed etici: istituite lo scorso anno per due studenti (uno delle medie e uno delle superiori), sono state estese quest’anno anche agli alunni della primaria e “raddoppiate” per quelli di medie e superiori. Un totale di sei premi in denaro, di entità proporzionale all’età, che i ragazzi possono spendere come desiderano.

Premiare i comportamenti virtuosi
L’idea educativa alla base delle borse di studio Rav Richetti è quella di valorizzare i comportamenti virtuosi degli studenti nei confronti dei compagni, degli insegnanti e dell’istituzione Scuola nel suo complesso. A vincerle sono infatti studenti che nel corso dell’anno si sono mostrati solidali, empatici, generosi, responsabili, disponibili ad aiutare i compagni nelle attività scolastiche ed extrascolastiche, ma anche rispettosi verso gli insegnanti e capaci di prendersi cura dell’ambiente scuola.

I vincitori delle borse Rav Richetti
Ecco dunque i sei studenti che quest’anno si sono aggiudicati le borse di studio Rav Richetti: per la primaria Chloe Camilla Zanzuri della prima classe e Alon Shek della quinta; per le medie Ella Reibman della prima e Gad Morpurgo della seconda; per le superiori Sharon Bassal della seconda e Malka Levi della quinta. «Che queste premiazioni siano per tutti voi uno stimolo per l’anno prossimo, quando avrete ancora l’opportunità di concorrere» ha detto il preside Camerini alla platea dei ragazzi riuniti in giardino. «Datevi da fare e impegnatevi per dare il vostro contributo positivo ai compagni e alla Scuola tutta, nel rispetto delle regole».