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La Scuola Ebraica prima a Milano a diventare Centro di Orientamento certificato Asnor

È stata scoperta il 22 novembre, con una cerimonia ufficiale, la targa che indica la Scuola Ebraica di Milano come Centro di Orientamento, Valutazione e Career Guidance autorizzato da Asnor, l’Associazione Nazionale Orientatori. Un riconoscimento importante al lavoro innovativo che la Scuola sta conducendo per fornire agli studenti strumenti concreti per sviluppare le proprie competenze, prendere consapevolezza di sé e dei propri talenti e per aiutarli a definire i propri obiettivi futuri.

Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Scuola: per diventare Centro di Orientamento riconosciuto occorre infatti che la Scuola abbia almeno tre docenti che hanno seguito la formazione specifica per orientatori scolastici professionisti e siano iscritti al relativo registro nazionale e che esista un team di lavoro, costituito per il momento da cinque insegnanti, in grado di portare avanti un percorso strutturato per gli studenti.

Alla cerimonia di svelamento della targa erano presenti il preside Marco Camerini, Rav Alfonso Arbib, le tre docenti orientatrici professioniste Vanessa Kamkhagi, Diana Segre e Nurit Richetti, l’assessore alle Scuole Dalia Gubbay, il presidente della Fondazione Scuola Marco Grego, il segretario generale della Comunità Alfonso Sassun, le rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano Ilaria Basile e Marcella Magnis e la responsabile editoriale di De Agostini Scuola Barbara Villani.

Il progetto orientamento è nato su iniziativa della professoressa Kamkhagi, cui De Agostini Scuola aveva commissionato la redazione di fascicoli specifici per formare gli insegnanti all’orientamento degli studenti: «Il tema è davvero rilevante», ha commentato il preside Camerini, «perché in un momento di scenari in rapido cambiamento è più importante fornire agli studenti bussole che li aiutino a orientarsi piuttosto che mappe della realtà destinate a cambiare molto velocemente». Il tema dell’orientamento ha anche un rilevante significato ebraico, ha sottolineato Rav Arbib: «Nella tradizione la parola ebraica kavanà esprime la concentrazione nella preghiera, ma deriva dalla radice kivun, che significa direzione, orientamento, a indicare che la cosa più importante è sapere dove si è e dove si sta andando». Un tema ripreso anche da Vanessa Kamkhagi: «Il senso del progetto, anche in chiave ebraica, è proprio questo: mettere i nostri ragazzi nelle condizioni di sapere dove vogliono andare. Abbiamo quindi costituito un team di insegnanti affinché l’attività di orientamento non sia episodica, ma costituisca un percorso strutturato nel tempo».

Il progetto coinvolgerà quest’anno non soltanto le quarte e quinte superiori, per l’orientamento alla scelta universitaria, ma anche la scuola media, con attività e percorsi adatti a ogni fascia d’età, per poi estendersi, magari il prossimo anno, anche alla scuola elementare con metodi e strumenti sviluppati ad hoc per i più piccoli. Secondo le rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Territoriale, la Scuola Ebraica è la prima a Milano ad avere implementato un progetto di questa portata con l’avallo di Asnor: un primato prestigioso e un motivo in più di orgoglio per la nostra Scuola, che si dimostra ancora una volta innovativa e ricettiva al cambiamento.

La Scuola Ebraica prima a Milano a diventare Centro di Orientamento certificato Asnor

È stata scoperta il 22 novembre, con una cerimonia ufficiale, la targa che indica la Scuola Ebraica di Milano come Centro di Orientamento, Valutazione e Career Guidance autorizzato da Asnor, l’Associazione Nazionale Orientatori. Un riconoscimento importante al lavoro innovativo che la Scuola sta conducendo per fornire agli studenti strumenti concreti per sviluppare le proprie competenze, prendere consapevolezza di sé e dei propri talenti e per aiutarli a definire i propri obiettivi futuri.

Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Scuola: per diventare Centro di Orientamento riconosciuto occorre infatti che la Scuola abbia almeno tre docenti che hanno seguito la formazione specifica per orientatori scolastici professionisti e siano iscritti al relativo registro nazionale e che esista un team di lavoro, costituito per il momento da cinque insegnanti, in grado di portare avanti un percorso strutturato per gli studenti.

Alla cerimonia di svelamento della targa erano presenti il preside Marco Camerini, Rav Alfonso Arbib, le tre docenti orientatrici professioniste Vanessa Kamkhagi, Diana Segre e Nurit Richetti, l’assessore alle Scuole Dalia Gubbay, il presidente della Fondazione Scuola Marco Grego, il segretario generale della Comunità Alfonso Sassun, le rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano Ilaria Basile e Marcella Magnis e la responsabile editoriale di De Agostini Scuola Barbara Villani.

Il progetto orientamento è nato su iniziativa della professoressa Kamkhagi, cui De Agostini Scuola aveva commissionato la redazione di fascicoli specifici per formare gli insegnanti all’orientamento degli studenti: «Il tema è davvero rilevante», ha commentato il preside Camerini, «perché in un momento di scenari in rapido cambiamento è più importante fornire agli studenti bussole che li aiutino a orientarsi piuttosto che mappe della realtà destinate a cambiare molto velocemente». Il tema dell’orientamento ha anche un rilevante significato ebraico, ha sottolineato Rav Arbib: «Nella tradizione la parola ebraica kavanà esprime la concentrazione nella preghiera, ma deriva dalla radice kivun, che significa direzione, orientamento, a indicare che la cosa più importante è sapere dove si è e dove si sta andando». Un tema ripreso anche da Vanessa Kamkhagi: «Il senso del progetto, anche in chiave ebraica, è proprio questo: mettere i nostri ragazzi nelle condizioni di sapere dove vogliono andare. Abbiamo quindi costituito un team di insegnanti affinché l’attività di orientamento non sia episodica, ma costituisca un percorso strutturato nel tempo».

Il progetto coinvolgerà quest’anno non soltanto le quarte e quinte superiori, per l’orientamento alla scelta universitaria, ma anche la scuola media, con attività e percorsi adatti a ogni fascia d’età, per poi estendersi, magari il prossimo anno, anche alla scuola elementare con metodi e strumenti sviluppati ad hoc per i più piccoli. Secondo le rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Territoriale, la Scuola Ebraica è la prima a Milano ad avere implementato un progetto di questa portata con l’avallo di Asnor: un primato prestigioso e un motivo in più di orgoglio per la nostra Scuola, che si dimostra ancora una volta innovativa e ricettiva al cambiamento.