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Marzotto e Molinari sostengono la Mission della Fondazione Scuola
L’ultima edizione della Cena di Gala della Fondazione Scuola ha riunito molte generazioni di studenti, ex studenti, Amici e Istituzioni, consapevoli dell’importanza che la scuola riveste nella Comunità Ebraica, formando le nuove generazioni con una preparazione d’eccellenza e un’identità forte e radicata.
La sesta edizione della Cena di Gala è iniziata con un aperitivo sul prato caratterizzato da un’atmosfera piacevole e rilassata che ha accolto i 450 ospiti per la serata di raccolta fondi della Fondazione Scuola. Nella cornice originale del giardino della scuola, tra i bianchi gazebo e i pannelli per le foto, i Donatori e gli Sponsor hanno potuto ritrovarsi e salutare i Consiglieri in un contesto suggestivo. Anche quest’anno l’Aula Magna e la palestra sono state trasformate in un ambiente di gala e, nonostante fossero un po’ provati dal caldo e un po’ stretti tra i tavoli, gli ospiti hanno partecipato con attenzione e coinvolgimento, guidati dalla presentatrice Laura Barriales.
“Ammaliati” dalle note di Beethoven suonate da spartito e poi interpretate in chiave moderna dagli ex alunni della scuola Naomi Galante e Joseph Mouhadab (pianista e DJ), i partecipanti sono stati “travolti” da 50 alunni delle quarte elementari che sventolando a ritmo di musica dei cappellini bianchi, hanno attraversato la sala per poi salire sul palco ed esibirsi in quattro allegre coreografie studiate e coordinate da Claudia Bagnarelli. La performance è terminata quando gli alunni hanno esclamato a tutta voce “Più Fondazione, più Scuola. Grazie!”. Questo forse l’appello più forte della serata, perché la scuola sono loro e per loro la Fondazione Scuola si impegna ogni giorno. Come ha detto Rav Arbib, raggiungendo sul palco la Presidente Karen Nahum: “Senza la scuola e l’istruzione la società regredisce e non avanza. Mandare avanti una scuola come questa è costosissimo e molto complesso e per questo ci vuole l’impegno di tutti”.
Sull’importanza dell’impegno generale si è soffermato Matteo Marzotto, ospite d’onore molto atteso che ha raccontato la sua esperienza personale nella Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, grazie alla quale è diventato un filantropo convinto: “Se si crede in una causa si può raggiungere qualunque obiettivo e si può far crescere una Fondazione contando sull’aiuto di tutti”.
Un messaggio in linea col pensiero della Fondazione Scuola per cui “ogni aiuto è un grande aiuto” e dimostrato dalla testimonianza di Ariela Vona che, presentandosi come madre di un ragazzo autistico e con la voce spezzata dall’emozione, ha condiviso alcune foto e video per illustrare i progressi fatti dal figlio grazie al Progetto di sostegno allo studio, garantito dalla Scuola con il supporto della Fondazione. “Sono passati 7 anni da quando hai partecipato alla nostra prima Cena di Gala e rivederti qui, con questa storia di coraggio e risultati incredibili, ci emoziona”. Con queste parole la raggiunge Cobi Benatoff, Presidente Onorario della Fondazione Scuola, per ringraziarla della sua forza esemplare e per ricordare ai presenti che la Scuola ha davvero bisogno di aiuto e che la serata di raccolta fondi è un’opportunità per fare quello in cui si crede, anche con qualche sacrificio.
La Presidente Karen Nahum, verso la fine della serata, ha informato con soddisfazione i presenti che erano già giunte due promesse per la riqualificazione delle aule delle elementari, un altro importate progetto a cui si stanno dedicando in questi mesi i consiglieri della Fondazione. Nel suo discorso di apertura la Presidente aveva illustrato i principali progetti sostenuti dalla Fondazione, i valori della mission e gli ambiti che stanno più a cuore alla Fondazione, come l’eccellenza didattica. In questo ambito aveva sottolineato con orgoglio l’ottimo lavoro degli insegnanti della scuola, rappresentati in sala dalle Presidi Esterina Dana e dalla Coordinatrice didattica Claudia Bagnarelli, che si rileva anche dai risultati degli esami di maturità e delle prove Invalsi, superiori di 5-12 punti rispetto alla media nazionale, lombarda e del nord Italia.
Tutto questo è certamente un effetto del buon lavoro di squadra svolto con il fondamentale contributo della Comunità Ebraica, dei Consiglieri della Fondazione, dei Donatori generosi e degli Sponsor fedeli, come il Main Sponsor Albertini Syz. Della squadra fanno parte anche gli Amici di sempre, come il giornalista e scrittore Pierluigi Battista da tutti accolto con grande stima e simpatia e le Istituzioni, pronte in ogni occasione a sostenere la Fondazione Scuola: la Ministra Fedeli, che pur non potendo partecipare per impegni istituzionali ha inviato un caloroso saluto, Luciana Lamorgese, Prefetto di Milano, l’onorevole Lara Comi, Anna Scavuzzo Vice Sindaco di Milano e l’Avvocato Ada Lucia De Cesaris, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con l’Assessore alla Scuola, formazione e giovani Livia Ottolenghi.
Ha poi preso la parola il Direttore della Stampa Maurizio Molinari che ha descritto il mondo del lavoro che attende i nostri ragazzi, caratterizzato dall’innovazione in tutti i settori. Descrivendo il contesto odierno con un affascinante racconto fatto di esperienze e aneddoti vissuti in prima persona, il Direttore ha spiegato con la chiarezza che lo contraddistingue che i giovani sono destinati -e ormai pronti- a intraprendere un mestiere diverso da quello dei propri genitori, perché il mondo è cambiato: “I ragazzi, se preparati e consapevoli, potranno solo migliorarlo dando un senso alla formazione che la Scuola fornisce loro”.
Mettendo in risalto il concetto del giving back, a lei molto caro, Karen Nahum ha spiegato che lo considera il motore del suo mandato: “Donare alla scuola è un obbligo morale: se hai avuto successo devi restituire a chi ti ha formato. Questo è lo spirito che anima noi consiglieri e quello che facciamo con la nostra Fondazione, con un contributo concreto che cresce ogni anno. Nel 2015 abbiamo devoluto 306.200 euro e 334.029 euro nel 2016”.
Il successo della serata sarà dato dai risultati della raccolta, ma la presenza del pubblico più affezionato e di tanti giovani neo genitori dimostra che a tutti è chiaro che la Scuola è il futuro della Comunità. L’istruzione, la formazione di un’identità ebraica, le esperienze di vita e la possibilità per tutti di frequentare la scuola sono alla base della missione della Fondazione.
L’ultima edizione della Cena di Gala della Fondazione Scuola ha riunito molte generazioni di studenti, ex studenti, Amici e Istituzioni, consapevoli dell’importanza che la scuola riveste nella Comunità Ebraica, formando le nuove generazioni con una preparazione d’eccellenza e un’identità forte e radicata.
La sesta edizione della Cena di Gala è iniziata con un aperitivo sul prato caratterizzato da un’atmosfera piacevole e rilassata che ha accolto i 450 ospiti per la serata di raccolta fondi della Fondazione Scuola. Nella cornice originale del giardino della scuola, tra i bianchi gazebo e i pannelli per le foto, i Donatori e gli Sponsor hanno potuto ritrovarsi e salutare i Consiglieri in un contesto suggestivo. Anche quest’anno l’Aula Magna e la palestra sono state trasformate in un ambiente di gala e, nonostante fossero un po’ provati dal caldo e un po’ stretti tra i tavoli, gli ospiti hanno partecipato con attenzione e coinvolgimento, guidati dalla presentatrice Laura Barriales.
“Ammaliati” dalle note di Beethoven suonate da spartito e poi interpretate in chiave moderna dagli ex alunni della scuola Naomi Galante e Joseph Mouhadab (pianista e DJ), i partecipanti sono stati “travolti” da 50 alunni delle quarte elementari che sventolando a ritmo di musica dei cappellini bianchi, hanno attraversato la sala per poi salire sul palco ed esibirsi in quattro allegre coreografie studiate e coordinate da Claudia Bagnarelli. La performance è terminata quando gli alunni hanno esclamato a tutta voce “Più Fondazione, più Scuola. Grazie!”. Questo forse l’appello più forte della serata, perché la scuola sono loro e per loro la Fondazione Scuola si impegna ogni giorno. Come ha detto Rav Arbib, raggiungendo sul palco la Presidente Karen Nahum: “Senza la scuola e l’istruzione la società regredisce e non avanza. Mandare avanti una scuola come questa è costosissimo e molto complesso e per questo ci vuole l’impegno di tutti”.
Sull’importanza dell’impegno generale si è soffermato Matteo Marzotto, ospite d’onore molto atteso che ha raccontato la sua esperienza personale nella Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, grazie alla quale è diventato un filantropo convinto: “Se si crede in una causa si può raggiungere qualunque obiettivo e si può far crescere una Fondazione contando sull’aiuto di tutti”.
Un messaggio in linea col pensiero della Fondazione Scuola per cui “ogni aiuto è un grande aiuto” e dimostrato dalla testimonianza di Ariela Vona che, presentandosi come madre di un ragazzo autistico e con la voce spezzata dall’emozione, ha condiviso alcune foto e video per illustrare i progressi fatti dal figlio grazie al Progetto di sostegno allo studio, garantito dalla Scuola con il supporto della Fondazione. “Sono passati 7 anni da quando hai partecipato alla nostra prima Cena di Gala e rivederti qui, con questa storia di coraggio e risultati incredibili, ci emoziona”. Con queste parole la raggiunge Cobi Benatoff, Presidente Onorario della Fondazione Scuola, per ringraziarla della sua forza esemplare e per ricordare ai presenti che la Scuola ha davvero bisogno di aiuto e che la serata di raccolta fondi è un’opportunità per fare quello in cui si crede, anche con qualche sacrificio.
La Presidente Karen Nahum, verso la fine della serata, ha informato con soddisfazione i presenti che erano già giunte due promesse per la riqualificazione delle aule delle elementari, un altro importate progetto a cui si stanno dedicando in questi mesi i consiglieri della Fondazione. Nel suo discorso di apertura la Presidente aveva illustrato i principali progetti sostenuti dalla Fondazione, i valori della mission e gli ambiti che stanno più a cuore alla Fondazione, come l’eccellenza didattica. In questo ambito aveva sottolineato con orgoglio l’ottimo lavoro degli insegnanti della scuola, rappresentati in sala dalle Presidi Esterina Dana e dalla Coordinatrice didattica Claudia Bagnarelli, che si rileva anche dai risultati degli esami di maturità e delle prove Invalsi, superiori di 5-12 punti rispetto alla media nazionale, lombarda e del nord Italia.
Tutto questo è certamente un effetto del buon lavoro di squadra svolto con il fondamentale contributo della Comunità Ebraica, dei Consiglieri della Fondazione, dei Donatori generosi e degli Sponsor fedeli, come il Main Sponsor Albertini Syz. Della squadra fanno parte anche gli Amici di sempre, come il giornalista e scrittore Pierluigi Battista da tutti accolto con grande stima e simpatia e le Istituzioni, pronte in ogni occasione a sostenere la Fondazione Scuola: la Ministra Fedeli, che pur non potendo partecipare per impegni istituzionali ha inviato un caloroso saluto, Luciana Lamorgese, Prefetto di Milano, l’onorevole Lara Comi, Anna Scavuzzo Vice Sindaco di Milano e l’Avvocato Ada Lucia De Cesaris, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con l’Assessore alla Scuola, formazione e giovani Livia Ottolenghi.
Ha poi preso la parola il Direttore della Stampa Maurizio Molinari che ha descritto il mondo del lavoro che attende i nostri ragazzi, caratterizzato dall’innovazione in tutti i settori. Descrivendo il contesto odierno con un affascinante racconto fatto di esperienze e aneddoti vissuti in prima persona, il Direttore ha spiegato con la chiarezza che lo contraddistingue che i giovani sono destinati -e ormai pronti- a intraprendere un mestiere diverso da quello dei propri genitori, perché il mondo è cambiato: “I ragazzi, se preparati e consapevoli, potranno solo migliorarlo dando un senso alla formazione che la Scuola fornisce loro”.
Mettendo in risalto il concetto del giving back, a lei molto caro, Karen Nahum ha spiegato che lo considera il motore del suo mandato: “Donare alla scuola è un obbligo morale: se hai avuto successo devi restituire a chi ti ha formato. Questo è lo spirito che anima noi consiglieri e quello che facciamo con la nostra Fondazione, con un contributo concreto che cresce ogni anno. Nel 2015 abbiamo devoluto 306.200 euro e 334.029 euro nel 2016”.
Il successo della serata sarà dato dai risultati della raccolta, ma la presenza del pubblico più affezionato e di tanti giovani neo genitori dimostra che a tutti è chiaro che la Scuola è il futuro della Comunità. L’istruzione, la formazione di un’identità ebraica, le esperienze di vita e la possibilità per tutti di frequentare la scuola sono alla base della missione della Fondazione.
Marzotto e Molinari sostengono la Mission della Fondazione Scuola
L’ultima edizione della Cena di Gala della Fondazione Scuola ha riunito molte generazioni di studenti, ex studenti, Amici e Istituzioni, consapevoli dell’importanza che la scuola riveste nella Comunità Ebraica, formando le nuove generazioni con una preparazione d’eccellenza e un’identità forte e radicata.
La sesta edizione della Cena di Gala è iniziata con un aperitivo sul prato caratterizzato da un’atmosfera piacevole e rilassata che ha accolto i 450 ospiti per la serata di raccolta fondi della Fondazione Scuola. Nella cornice originale del giardino della scuola, tra i bianchi gazebo e i pannelli per le foto, i Donatori e gli Sponsor hanno potuto ritrovarsi e salutare i Consiglieri in un contesto suggestivo. Anche quest’anno l’Aula Magna e la palestra sono state trasformate in un ambiente di gala e, nonostante fossero un po’ provati dal caldo e un po’ stretti tra i tavoli, gli ospiti hanno partecipato con attenzione e coinvolgimento, guidati dalla presentatrice Laura Barriales.
“Ammaliati” dalle note di Beethoven suonate da spartito e poi interpretate in chiave moderna dagli ex alunni della scuola Naomi Galante e Joseph Mouhadab (pianista e DJ), i partecipanti sono stati “travolti” da 50 alunni delle quarte elementari che sventolando a ritmo di musica dei cappellini bianchi, hanno attraversato la sala per poi salire sul palco ed esibirsi in quattro allegre coreografie studiate e coordinate da Claudia Bagnarelli. La performance è terminata quando gli alunni hanno esclamato a tutta voce “Più Fondazione, più Scuola. Grazie!”. Questo forse l’appello più forte della serata, perché la scuola sono loro e per loro la Fondazione Scuola si impegna ogni giorno. Come ha detto Rav Arbib, raggiungendo sul palco la Presidente Karen Nahum: “Senza la scuola e l’istruzione la società regredisce e non avanza. Mandare avanti una scuola come questa è costosissimo e molto complesso e per questo ci vuole l’impegno di tutti”.
Sull’importanza dell’impegno generale si è soffermato Matteo Marzotto, ospite d’onore molto atteso che ha raccontato la sua esperienza personale nella Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, grazie alla quale è diventato un filantropo convinto: “Se si crede in una causa si può raggiungere qualunque obiettivo e si può far crescere una Fondazione contando sull’aiuto di tutti”.
Un messaggio in linea col pensiero della Fondazione Scuola per cui “ogni aiuto è un grande aiuto” e dimostrato dalla testimonianza di Ariela Vona che, presentandosi come madre di un ragazzo autistico e con la voce spezzata dall’emozione, ha condiviso alcune foto e video per illustrare i progressi fatti dal figlio grazie al Progetto di sostegno allo studio, garantito dalla Scuola con il supporto della Fondazione. “Sono passati 7 anni da quando hai partecipato alla nostra prima Cena di Gala e rivederti qui, con questa storia di coraggio e risultati incredibili, ci emoziona”. Con queste parole la raggiunge Cobi Benatoff, Presidente Onorario della Fondazione Scuola, per ringraziarla della sua forza esemplare e per ricordare ai presenti che la Scuola ha davvero bisogno di aiuto e che la serata di raccolta fondi è un’opportunità per fare quello in cui si crede, anche con qualche sacrificio.
La Presidente Karen Nahum, verso la fine della serata, ha informato con soddisfazione i presenti che erano già giunte due promesse per la riqualificazione delle aule delle elementari, un altro importate progetto a cui si stanno dedicando in questi mesi i consiglieri della Fondazione. Nel suo discorso di apertura la Presidente aveva illustrato i principali progetti sostenuti dalla Fondazione, i valori della mission e gli ambiti che stanno più a cuore alla Fondazione, come l’eccellenza didattica. In questo ambito aveva sottolineato con orgoglio l’ottimo lavoro degli insegnanti della scuola, rappresentati in sala dalle Presidi Esterina Dana e dalla Coordinatrice didattica Claudia Bagnarelli, che si rileva anche dai risultati degli esami di maturità e delle prove Invalsi, superiori di 5-12 punti rispetto alla media nazionale, lombarda e del nord Italia.
Tutto questo è certamente un effetto del buon lavoro di squadra svolto con il fondamentale contributo della Comunità Ebraica, dei Consiglieri della Fondazione, dei Donatori generosi e degli Sponsor fedeli, come il Main Sponsor Albertini Syz. Della squadra fanno parte anche gli Amici di sempre, come il giornalista e scrittore Pierluigi Battista da tutti accolto con grande stima e simpatia e le Istituzioni, pronte in ogni occasione a sostenere la Fondazione Scuola: la Ministra Fedeli, che pur non potendo partecipare per impegni istituzionali ha inviato un caloroso saluto, Luciana Lamorgese, Prefetto di Milano, l’onorevole Lara Comi, Anna Scavuzzo Vice Sindaco di Milano e l’Avvocato Ada Lucia De Cesaris, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con l’Assessore alla Scuola, formazione e giovani Livia Ottolenghi.
Ha poi preso la parola il Direttore della Stampa Maurizio Molinari che ha descritto il mondo del lavoro che attende i nostri ragazzi, caratterizzato dall’innovazione in tutti i settori. Descrivendo il contesto odierno con un affascinante racconto fatto di esperienze e aneddoti vissuti in prima persona, il Direttore ha spiegato con la chiarezza che lo contraddistingue che i giovani sono destinati -e ormai pronti- a intraprendere un mestiere diverso da quello dei propri genitori, perché il mondo è cambiato: “I ragazzi, se preparati e consapevoli, potranno solo migliorarlo dando un senso alla formazione che la Scuola fornisce loro”.
Mettendo in risalto il concetto del giving back, a lei molto caro, Karen Nahum ha spiegato che lo considera il motore del suo mandato: “Donare alla scuola è un obbligo morale: se hai avuto successo devi restituire a chi ti ha formato. Questo è lo spirito che anima noi consiglieri e quello che facciamo con la nostra Fondazione, con un contributo concreto che cresce ogni anno. Nel 2015 abbiamo devoluto 306.200 euro e 334.029 euro nel 2016”.
Il successo della serata sarà dato dai risultati della raccolta, ma la presenza del pubblico più affezionato e di tanti giovani neo genitori dimostra che a tutti è chiaro che la Scuola è il futuro della Comunità. L’istruzione, la formazione di un’identità ebraica, le esperienze di vita e la possibilità per tutti di frequentare la scuola sono alla base della missione della Fondazione.
L’ultima edizione della Cena di Gala della Fondazione Scuola ha riunito molte generazioni di studenti, ex studenti, Amici e Istituzioni, consapevoli dell’importanza che la scuola riveste nella Comunità Ebraica, formando le nuove generazioni con una preparazione d’eccellenza e un’identità forte e radicata.
La sesta edizione della Cena di Gala è iniziata con un aperitivo sul prato caratterizzato da un’atmosfera piacevole e rilassata che ha accolto i 450 ospiti per la serata di raccolta fondi della Fondazione Scuola. Nella cornice originale del giardino della scuola, tra i bianchi gazebo e i pannelli per le foto, i Donatori e gli Sponsor hanno potuto ritrovarsi e salutare i Consiglieri in un contesto suggestivo. Anche quest’anno l’Aula Magna e la palestra sono state trasformate in un ambiente di gala e, nonostante fossero un po’ provati dal caldo e un po’ stretti tra i tavoli, gli ospiti hanno partecipato con attenzione e coinvolgimento, guidati dalla presentatrice Laura Barriales.
“Ammaliati” dalle note di Beethoven suonate da spartito e poi interpretate in chiave moderna dagli ex alunni della scuola Naomi Galante e Joseph Mouhadab (pianista e DJ), i partecipanti sono stati “travolti” da 50 alunni delle quarte elementari che sventolando a ritmo di musica dei cappellini bianchi, hanno attraversato la sala per poi salire sul palco ed esibirsi in quattro allegre coreografie studiate e coordinate da Claudia Bagnarelli. La performance è terminata quando gli alunni hanno esclamato a tutta voce “Più Fondazione, più Scuola. Grazie!”. Questo forse l’appello più forte della serata, perché la scuola sono loro e per loro la Fondazione Scuola si impegna ogni giorno. Come ha detto Rav Arbib, raggiungendo sul palco la Presidente Karen Nahum: “Senza la scuola e l’istruzione la società regredisce e non avanza. Mandare avanti una scuola come questa è costosissimo e molto complesso e per questo ci vuole l’impegno di tutti”.
Sull’importanza dell’impegno generale si è soffermato Matteo Marzotto, ospite d’onore molto atteso che ha raccontato la sua esperienza personale nella Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, grazie alla quale è diventato un filantropo convinto: “Se si crede in una causa si può raggiungere qualunque obiettivo e si può far crescere una Fondazione contando sull’aiuto di tutti”.
Un messaggio in linea col pensiero della Fondazione Scuola per cui “ogni aiuto è un grande aiuto” e dimostrato dalla testimonianza di Ariela Vona che, presentandosi come madre di un ragazzo autistico e con la voce spezzata dall’emozione, ha condiviso alcune foto e video per illustrare i progressi fatti dal figlio grazie al Progetto di sostegno allo studio, garantito dalla Scuola con il supporto della Fondazione. “Sono passati 7 anni da quando hai partecipato alla nostra prima Cena di Gala e rivederti qui, con questa storia di coraggio e risultati incredibili, ci emoziona”. Con queste parole la raggiunge Cobi Benatoff, Presidente Onorario della Fondazione Scuola, per ringraziarla della sua forza esemplare e per ricordare ai presenti che la Scuola ha davvero bisogno di aiuto e che la serata di raccolta fondi è un’opportunità per fare quello in cui si crede, anche con qualche sacrificio.
La Presidente Karen Nahum, verso la fine della serata, ha informato con soddisfazione i presenti che erano già giunte due promesse per la riqualificazione delle aule delle elementari, un altro importate progetto a cui si stanno dedicando in questi mesi i consiglieri della Fondazione. Nel suo discorso di apertura la Presidente aveva illustrato i principali progetti sostenuti dalla Fondazione, i valori della mission e gli ambiti che stanno più a cuore alla Fondazione, come l’eccellenza didattica. In questo ambito aveva sottolineato con orgoglio l’ottimo lavoro degli insegnanti della scuola, rappresentati in sala dalle Presidi Esterina Dana e dalla Coordinatrice didattica Claudia Bagnarelli, che si rileva anche dai risultati degli esami di maturità e delle prove Invalsi, superiori di 5-12 punti rispetto alla media nazionale, lombarda e del nord Italia.
Tutto questo è certamente un effetto del buon lavoro di squadra svolto con il fondamentale contributo della Comunità Ebraica, dei Consiglieri della Fondazione, dei Donatori generosi e degli Sponsor fedeli, come il Main Sponsor Albertini Syz. Della squadra fanno parte anche gli Amici di sempre, come il giornalista e scrittore Pierluigi Battista da tutti accolto con grande stima e simpatia e le Istituzioni, pronte in ogni occasione a sostenere la Fondazione Scuola: la Ministra Fedeli, che pur non potendo partecipare per impegni istituzionali ha inviato un caloroso saluto, Luciana Lamorgese, Prefetto di Milano, l’onorevole Lara Comi, Anna Scavuzzo Vice Sindaco di Milano e l’Avvocato Ada Lucia De Cesaris, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con l’Assessore alla Scuola, formazione e giovani Livia Ottolenghi.
Ha poi preso la parola il Direttore della Stampa Maurizio Molinari che ha descritto il mondo del lavoro che attende i nostri ragazzi, caratterizzato dall’innovazione in tutti i settori. Descrivendo il contesto odierno con un affascinante racconto fatto di esperienze e aneddoti vissuti in prima persona, il Direttore ha spiegato con la chiarezza che lo contraddistingue che i giovani sono destinati -e ormai pronti- a intraprendere un mestiere diverso da quello dei propri genitori, perché il mondo è cambiato: “I ragazzi, se preparati e consapevoli, potranno solo migliorarlo dando un senso alla formazione che la Scuola fornisce loro”.
Mettendo in risalto il concetto del giving back, a lei molto caro, Karen Nahum ha spiegato che lo considera il motore del suo mandato: “Donare alla scuola è un obbligo morale: se hai avuto successo devi restituire a chi ti ha formato. Questo è lo spirito che anima noi consiglieri e quello che facciamo con la nostra Fondazione, con un contributo concreto che cresce ogni anno. Nel 2015 abbiamo devoluto 306.200 euro e 334.029 euro nel 2016”.
Il successo della serata sarà dato dai risultati della raccolta, ma la presenza del pubblico più affezionato e di tanti giovani neo genitori dimostra che a tutti è chiaro che la Scuola è il futuro della Comunità. L’istruzione, la formazione di un’identità ebraica, le esperienze di vita e la possibilità per tutti di frequentare la scuola sono alla base della missione della Fondazione.