News e Articoli / Cena di Gala, un grande spettacolo

Cena di Gala, un grande spettacolo

Una serata di grande atmosfera, ricca di ospiti e contenuti: le interviste a Walter Veltroni e Nouriel Roubini, la performance dei ragazzi, i video divertenti e commoventi, i generosi sponsor, le donazioni della platea. Un evento di successo condotto magistralmente da Jonathan Kashanian.

Già dalla mise en place, dalla scenografia e dagli effetti di luce si respirava aria di grande evento: e in effetti la Cena di Gala della Fondazione Scuola, che quest’anno celebra i 25 anni dalla sua istituzione, è stata davvero un successo. Oltre 320 gli ospiti presenti l’11 maggio in Aula Magna, e tante le autorità presenti: Stefano Bolognini, segretario particolare del ministro dell’Istruzione Valditara, il viceprefetto Natalino Manno, il presidente della Comunità Ebraica di Milano Walker Meghnagi e il vicepresidente Ilan Boni, il vicepresidente UCEI Milo Hasbani e il Rabbino Capo di Milano Alfonso Arbib. Presenti numerosi consiglieri della Comunità e naturalmente il preside della Scuola Marco Camerini con una nutrita rappresentanza del corpo docente. Nel suo discorso di apertura, il presidente della Fondazione Marco Grego ha ringraziato anche gli sponsor, segnalando che la loro generosità ha permesso di raccogliere oltre 100mila euro. Grego ha inolttre comunicato che la Fondazione è da pochi giorni iscritta nel Registro degli enti del terzo settore, prendendo il titolo di Ente Filantropico ETS che le permetterà l’accesso alla donazione del 5xmille e consentirà ai donatori di detrarre o dedurre gli importi erogati.

L’importanza della Scuola Ebraica
A condurre la serata è stato Jonathan Kashanian, ex allievo della Scuola Ebraica di Milano che da subito ha voluto focalizzare l’attenzione dei presenti sull’importanza della Scuola, ricordando la sua positiva esperienza e leggendo una sua commovente lettera scritta e pubblicata all’indomani del suo esame di maturità. Anche Rav Arbib ha sottolineato l’importanza di una Scuola Ebraica che forgi un’identità ebraica non solo per gli ebrei, ma per l’intera società, che nei secoli ha beneficiato enormemente del contributo ebraico in tutti i campi. E per raccontare come la Scuola è cambiata, Jonathan Kashanian ha realizzato e presentato il video Tre generazioni in cui un bambino, un giovane adulto e una signora anziana si confrontavano in modo spiritoso sulla loro esperienza della Scuola in anni diversi.

Le interviste a Veltroni e Roubini
I momenti di grande contenuto sono arrivati con le interviste a Walter Veltroni e Nouriel Roubini. Un Veltroni che, brillantemente guidato da Jonathan, è stato generoso nel raccontarsi con bellissime parole: il suo credere nel sogno come potente strumento per cambiare in meglio il mondo, il suo forte rapporto con i bambini, la storia del nonno torturato dai nazisti, il legame con il mondo ebraico, la straordinaria amicizia con Sami Modiano, la sua ammirazione per Israele, che ha visitato più volte, l’amicizia con Shimon Peres e Yitzhak Rabin.
Roubini, attraverso le domande e le battute di Jonathan, ha invece raccontato la sua storia personale, da Istanbul a Teheran a Israele e poi a Milano, dove ha frequentato la Scuola Ebraica dall’asilo al liceo (cui attribuisce il merito di avergli fatto capire l’importanza dello studio) e poi la Bocconi, per poi spostarsi negli USA per il dottorato ad Harvard e la successiva carriera che lo ha condotto fino alla Casa Bianca come consigliere economico di Bill Clinton. Commentando il suo più recente libro, La grande catastrofe, Roubini si è poi soffermato sulla sua visione del nostro mondo attuale, delle minacce che lo affliggono e delle possibili soluzioni. Al termine dell’intervista, Marco Grego gli ha conferito la targa Alumni della Scuola.

I momenti di spettacolo
Non è mancato naturalmente lo spettacolo: il nuovo video della Fondazione, che racconta i progetti per la Scuola con protagonisti gli studenti di tutti gli ordini scolastici, è stato seguito da una performance canora di otto ragazzi delle medie, fra cui due bravissime ragazze soliste, con l’accompagnamento al pianoforte della loro insegnante.

Il motivo della serata: la raccolta fondi
Le donazioni, che anche quest’anno si sono svolte online, con la visualizzazione in tempo reale attraverso un grafico proiettato sullo schermo, erano suddivise per categorie di progetti che la Fondazione finanzia, in modo che ognuno potesse donare per ciò che gli stava più a cuore. La platea, incalzata da Jonathan che raccomandava di mettere “una mano sul cuore e una sul portafoglio”, si è dimostrata molto generosa.

Cena di Gala, un grande spettacolo

Una serata di grande atmosfera, ricca di ospiti e contenuti: le interviste a Walter Veltroni e Nouriel Roubini, la performance dei ragazzi, i video divertenti e commoventi, i generosi sponsor, le donazioni della platea. Un evento di successo condotto magistralmente da Jonathan Kashanian.

Già dalla mise en place, dalla scenografia e dagli effetti di luce si respirava aria di grande evento: e in effetti la Cena di Gala della Fondazione Scuola, che quest’anno celebra i 25 anni dalla sua istituzione, è stata davvero un successo. Oltre 320 gli ospiti presenti l’11 maggio in Aula Magna, e tante le autorità presenti: Stefano Bolognini, segretario particolare del ministro dell’Istruzione Valditara, il viceprefetto Natalino Manno, il presidente della Comunità Ebraica di Milano Walker Meghnagi e il vicepresidente Ilan Boni, il vicepresidente UCEI Milo Hasbani e il Rabbino Capo di Milano Alfonso Arbib. Presenti numerosi consiglieri della Comunità e naturalmente il preside della Scuola Marco Camerini con una nutrita rappresentanza del corpo docente. Nel suo discorso di apertura, il presidente della Fondazione Marco Grego ha ringraziato anche gli sponsor, segnalando che la loro generosità ha permesso di raccogliere oltre 100mila euro. Grego ha inolttre comunicato che la Fondazione è da pochi giorni iscritta nel Registro degli enti del terzo settore, prendendo il titolo di Ente Filantropico ETS che le permetterà l’accesso alla donazione del 5xmille e consentirà ai donatori di detrarre o dedurre gli importi erogati.

L’importanza della Scuola Ebraica
A condurre la serata è stato Jonathan Kashanian, ex allievo della Scuola Ebraica di Milano che da subito ha voluto focalizzare l’attenzione dei presenti sull’importanza della Scuola, ricordando la sua positiva esperienza e leggendo una sua commovente lettera scritta e pubblicata all’indomani del suo esame di maturità. Anche Rav Arbib ha sottolineato l’importanza di una Scuola Ebraica che forgi un’identità ebraica non solo per gli ebrei, ma per l’intera società, che nei secoli ha beneficiato enormemente del contributo ebraico in tutti i campi. E per raccontare come la Scuola è cambiata, Jonathan Kashanian ha realizzato e presentato il video Tre generazioni in cui un bambino, un giovane adulto e una signora anziana si confrontavano in modo spiritoso sulla loro esperienza della Scuola in anni diversi.

Le interviste a Veltroni e Roubini
I momenti di grande contenuto sono arrivati con le interviste a Walter Veltroni e Nouriel Roubini. Un Veltroni che, brillantemente guidato da Jonathan, è stato generoso nel raccontarsi con bellissime parole: il suo credere nel sogno come potente strumento per cambiare in meglio il mondo, il suo forte rapporto con i bambini, la storia del nonno torturato dai nazisti, il legame con il mondo ebraico, la straordinaria amicizia con Sami Modiano, la sua ammirazione per Israele, che ha visitato più volte, l’amicizia con Shimon Peres e Yitzhak Rabin.
Roubini, attraverso le domande e le battute di Jonathan, ha invece raccontato la sua storia personale, da Istanbul a Teheran a Israele e poi a Milano, dove ha frequentato la Scuola Ebraica dall’asilo al liceo (cui attribuisce il merito di avergli fatto capire l’importanza dello studio) e poi la Bocconi, per poi spostarsi negli USA per il dottorato ad Harvard e la successiva carriera che lo ha condotto fino alla Casa Bianca come consigliere economico di Bill Clinton. Commentando il suo più recente libro, La grande catastrofe, Roubini si è poi soffermato sulla sua visione del nostro mondo attuale, delle minacce che lo affliggono e delle possibili soluzioni. Al termine dell’intervista, Marco Grego gli ha conferito la targa Alumni della Scuola.

I momenti di spettacolo
Non è mancato naturalmente lo spettacolo: il nuovo video della Fondazione, che racconta i progetti per la Scuola con protagonisti gli studenti di tutti gli ordini scolastici, è stato seguito da una performance canora di otto ragazzi delle medie, fra cui due bravissime ragazze soliste, con l’accompagnamento al pianoforte della loro insegnante.

Il motivo della serata: la raccolta fondi
Le donazioni, che anche quest’anno si sono svolte online, con la visualizzazione in tempo reale attraverso un grafico proiettato sullo schermo, erano suddivise per categorie di progetti che la Fondazione finanzia, in modo che ognuno potesse donare per ciò che gli stava più a cuore. La platea, incalzata da Jonathan che raccomandava di mettere “una mano sul cuore e una sul portafoglio”, si è dimostrata molto generosa.