News e Articoli / Un dono per i nostri ragazzi

Un dono per i nostri ragazzi

La Fondazione Scuola ha offerto agli studenti delle classi seconda e terza media e a tutte le classi delle superiori il libro “Tana libera tutti”, scritto da Walter Veltroni sulla terribile esperienza ad Auschwitz di Sami Modiano.
Il testo sarà senza dubbio oggetto di studio e di crescita culturale ed umana.
Questa donazione è stata resa possibile grazie alla raccolta fondi fatta da Dalia Gubbay in occasione del suo compleanno.

“È tutta la vita che mi preparo per questo libro”. Per Walter Veltroni, politico, giornalista, scrittore e regista, tornare indietro negli anni bui del nazismo attraverso la storia di una delle persone a lui più care è una scelta etica ma anche una questione personale.
“Tana libera tutti. Sami Modiano. Il bambino che torno’ da Auschwitz” ripercorre con passione e delicatezza l’esperienza terribile di un ragazzino internato nel campo di sterminio. L’autore si mette nei panni di Sami Modiano rispettandone l’ingenua incredulità e il profondo dolore, riuscendo a toccare mente e cuore grazie anche al suo intenso legame con l’uomo che da adulto ha deciso di farsi memoria.
“Tana libera tutti” narra in modo dettagliato la vita di Samuel (detto Sami) Modiano, 90 anni compiuti il 18 luglio scorso, che da ragazzino, nel 1944, fu deportato con il papà Jacob e la sorella Lucia ad Auschwitz-Bikenau. Riuscì, unico della sua famiglia, a sopravvivere all’orrore e poi, in età adulta ha scelto di testimoniare con la sua stessa vita e con il suo corpo marchiato con il numero B7456.
“Ho scelto lo stesso linguaggio di Sami, io con lui ci sono stato tante volte, è stata la sua grande dolcezza a colpirmi, per quello che ha vissuto avrebbe tutto il diritto di odiare invece è la persona più amabile, inclusiva e comprensiva che abbia mai conosciuto nella mia vita” racconta Veltroni. Allora sindaco di Roma ha accompagnato Sami nel 2005 nel suo primo viaggio di ritorno ad Auschwitz insieme all’amico di una vita Piero Terracina, esperienza che lo ha segnato per sempre per l’incredibile impatto emotivo.

Da allora Sami non si è mai fermato e ad ogni incontro con i ragazzi ribadisce che questo è il motivo per cui è sopravvissuto: portare la sua testimonianza e un messaggio d’amore che travalichi l’odio.

Un dono per i nostri ragazzi

La Fondazione Scuola ha offerto agli studenti delle classi seconda e terza media e a tutte le classi delle superiori il libro “Tana libera tutti”, scritto da Walter Veltroni sulla terribile esperienza ad Auschwitz di Sami Modiano.
Il testo sarà senza dubbio oggetto di studio e di crescita culturale ed umana.
Questa donazione è stata resa possibile grazie alla raccolta fondi fatta da Dalia Gubbay in occasione del suo compleanno.

“È tutta la vita che mi preparo per questo libro”. Per Walter Veltroni, politico, giornalista, scrittore e regista, tornare indietro negli anni bui del nazismo attraverso la storia di una delle persone a lui più care è una scelta etica ma anche una questione personale.
“Tana libera tutti. Sami Modiano. Il bambino che torno’ da Auschwitz” ripercorre con passione e delicatezza l’esperienza terribile di un ragazzino internato nel campo di sterminio. L’autore si mette nei panni di Sami Modiano rispettandone l’ingenua incredulità e il profondo dolore, riuscendo a toccare mente e cuore grazie anche al suo intenso legame con l’uomo che da adulto ha deciso di farsi memoria.
“Tana libera tutti” narra in modo dettagliato la vita di Samuel (detto Sami) Modiano, 90 anni compiuti il 18 luglio scorso, che da ragazzino, nel 1944, fu deportato con il papà Jacob e la sorella Lucia ad Auschwitz-Bikenau. Riuscì, unico della sua famiglia, a sopravvivere all’orrore e poi, in età adulta ha scelto di testimoniare con la sua stessa vita e con il suo corpo marchiato con il numero B7456.
“Ho scelto lo stesso linguaggio di Sami, io con lui ci sono stato tante volte, è stata la sua grande dolcezza a colpirmi, per quello che ha vissuto avrebbe tutto il diritto di odiare invece è la persona più amabile, inclusiva e comprensiva che abbia mai conosciuto nella mia vita” racconta Veltroni. Allora sindaco di Roma ha accompagnato Sami nel 2005 nel suo primo viaggio di ritorno ad Auschwitz insieme all’amico di una vita Piero Terracina, esperienza che lo ha segnato per sempre per l’incredibile impatto emotivo.

Da allora Sami non si è mai fermato e ad ogni incontro con i ragazzi ribadisce che questo è il motivo per cui è sopravvissuto: portare la sua testimonianza e un messaggio d’amore che travalichi l’odio.