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Inaugurazione dell’Area ricevimento genitori dedicata a Massimo Montagnana

Le forme e i colori dell’accoglienza sono il segno distintivo della rinnovata area ricevimento genitori, all’insegna del dialogo per una crescita motivata e consapevole degli studenti.

Si dice che lo spazio rispecchi la personalità di chi lo abita.

È quanto si può percepire, entrando a Scuola, nell’area destinata al ricevimento genitori, rinnovata in ricordo di Massimo Montagnana e inaugurata il 20 gennaio 2022 alla presenza dei donatori, della famiglia e degli amici, nonché dei consiglieri della Fondazione Scuola, del Presidente della Comunità Walker Meghnagi, di Rav Alfonso Arbib e del Preside Marco Camerini.

La ristrutturazione di questo luogo nasce dal desiderio di Karen Nahum, che ha voluto fosse intestato al marito. Lo spazio è aperto e luminoso: il bianco domina insieme al rosso, al blu e al giallo, colori che richiamano le geometrie di Piet Mondrian e si innestano armoniosamente su una linearità ammorbidita dalla curva dei paraventi e dei tavoli.

Ne emana un calore che rivela l’amorevole cura e la dedizione di Massimo per gli altri e invita all’incontro e ad un costruttivo dialogo tra gli insegnanti e i genitori, che si confrontano sui progressi e sulle difficoltà dei figli, e tra gli studenti stessi che possono utilizzarlo per studiare.

Marco Grego ricorda quanto Massimo fosse coinvolto nelle attività della Fondazione: propositivo, attivamente partecipe, presente con immancabile cordialità e fiducia, sempre accogliente.

A Scuola, dice Karen, Massimo non ha fatto mancare un sostegno concreto: ha collaborato con il gruppo della Sicurezza, è stato membro della Commissione mensa, del Consiglio di Istituto e del gruppo Horim, con cui ha creato il primo sito, ha partecipato con passione alla vita scolastica dei suoi figli, anche come papà delegato, tenendo un dialogo sempre aperto con la Presidenza.

Alla creazione di questo spazio, che lo rappresenta anche nell’affetto che sapeva trasmettere alle persone con cui entrava in contatto, hanno collaborato tutti quelli che gli volevano bene perché, come dice Rav Arbib, nella tradizione ebraica, noi ricordiamo l’anima di una persona anche attraverso gli atti. Come quelli di Dalia Gubbay, che si è prodigata affinché si realizzasse questo progetto, manifestando così il sentimento di profonda amicizia che la legava a Massimo.

Amicizia condivisa da Stefania Sciama, che spende commosse parole per descriverne la passione, l’autentico interesse per la scuola, le relazioni basate sullo scambio di idee e sulla franca comunicazione che avevano un obiettivo: valorizzare le potenzialità di ogni singolo studente affinché diventassero punti di forza volti a farli crescere forti e motivati.

Negli anni a venire vogliamo immaginare Massimo, che con la sua calorosa presenza accoglierà generazioni di famiglie alle quali verrà tramandato il suo messaggio e l’amore per la vita.


Inaugurazione dell’Area ricevimento genitori dedicata a Massimo Montagnana

Le forme e i colori dell’accoglienza sono il segno distintivo della rinnovata area ricevimento genitori, all’insegna del dialogo per una crescita motivata e consapevole degli studenti.

Si dice che lo spazio rispecchi la personalità di chi lo abita.

È quanto si può percepire, entrando a Scuola, nell’area destinata al ricevimento genitori, rinnovata in ricordo di Massimo Montagnana e inaugurata il 20 gennaio 2022 alla presenza dei donatori, della famiglia e degli amici, nonché dei consiglieri della Fondazione Scuola, del Presidente della Comunità Walker Meghnagi, di Rav Alfonso Arbib e del Preside Marco Camerini.

La ristrutturazione di questo luogo nasce dal desiderio di Karen Nahum, che ha voluto fosse intestato al marito. Lo spazio è aperto e luminoso: il bianco domina insieme al rosso, al blu e al giallo, colori che richiamano le geometrie di Piet Mondrian e si innestano armoniosamente su una linearità ammorbidita dalla curva dei paraventi e dei tavoli.

Ne emana un calore che rivela l’amorevole cura e la dedizione di Massimo per gli altri e invita all’incontro e ad un costruttivo dialogo tra gli insegnanti e i genitori, che si confrontano sui progressi e sulle difficoltà dei figli, e tra gli studenti stessi che possono utilizzarlo per studiare.

Marco Grego ricorda quanto Massimo fosse coinvolto nelle attività della Fondazione: propositivo, attivamente partecipe, presente con immancabile cordialità e fiducia, sempre accogliente.

A Scuola, dice Karen, Massimo non ha fatto mancare un sostegno concreto: ha collaborato con il gruppo della Sicurezza, è stato membro della Commissione mensa, del Consiglio di Istituto e del gruppo Horim, con cui ha creato il primo sito, ha partecipato con passione alla vita scolastica dei suoi figli, anche come papà delegato, tenendo un dialogo sempre aperto con la Presidenza.

Alla creazione di questo spazio, che lo rappresenta anche nell’affetto che sapeva trasmettere alle persone con cui entrava in contatto, hanno collaborato tutti quelli che gli volevano bene perché, come dice Rav Arbib, nella tradizione ebraica, noi ricordiamo l’anima di una persona anche attraverso gli atti. Come quelli di Dalia Gubbay, che si è prodigata affinché si realizzasse questo progetto, manifestando così il sentimento di profonda amicizia che la legava a Massimo.

Amicizia condivisa da Stefania Sciama, che spende commosse parole per descriverne la passione, l’autentico interesse per la scuola, le relazioni basate sullo scambio di idee e sulla franca comunicazione che avevano un obiettivo: valorizzare le potenzialità di ogni singolo studente affinché diventassero punti di forza volti a farli crescere forti e motivati.

Negli anni a venire vogliamo immaginare Massimo, che con la sua calorosa presenza accoglierà generazioni di famiglie alle quali verrà tramandato il suo messaggio e l’amore per la vita.