Il galà di raccolta fondi per la Scuola fa il tutto esaurito
L’Aula Magna Aron Benatoff, bellissima nella sua nuova livrea in legno e blu e “vestita” a festa con un’elegante mise en place nei toni dell’azzurro, il 22 maggio era gremita al limite della capienza per la Cena di Gala della Fondazione Scuola. «Abbiamo superato ogni aspettativa di partecipazione e adesione degli sponsor. Siamo davvero grati e soddisfatti» ha esordito il presidente della Fondazione Simone Sinai ringraziando una platea di 410 persone. «Il titolo della serata, La scuola siamo noi, non ha bisogno di spiegazioni: la Scuola è la nostra linfa, il nostro futuro, il nostro cuore pulsante. Senza di essa non saremmo quello che siamo».
La Fondazione organizza ogni anno il galà per raccogliere fondi a sostegno della Scuola Ebraica: «Nell’ultimo anno abbiamo contribuito in modo significativo, devolvendo alla Scuola 380.000 euro» ha detto Sinai. «Di questi, 220.000 sono stati destinati al supporto economico delle famiglie e 160.000 a numerosi progetti didattici e alla ristrutturazione dell’Aula Magna. Grazie a tutti voi, agli sponsor della serata e ai main sponsor Alkemy, UBP e Pellegrini».
La centralità della Scuola
Nel suo saluto, Rav Arbib ha sottolineato come l’elemento educativo sia l’essenza della tradizione ebraica, mentre il preside Marco Camerini ha illustrato i risultati e le sfide che attendono la Scuola, ribadendone il ruolo centrale nell’accogliere le diversità presenti nella Comunità. Il presidente della Comunità Walker Meghnagi ha ringraziato profusamente la Fondazione: «Senza di voi non so come la Scuola potrebbe fare fronte a tutte le esigenze».
L’amicizia di Antonino Monteleone
Anche quest’anno ha condotto la serata Antonino Monteleone, giornalista televisivo molto legato alla comunità ebraica italiana, che con abilità ha saputo alternare momenti leggeri di coinvolgimento a parole di spessore e amicizia. L’ospite d’onore di questa edizione era Nicola Porro, vicedirettore del Giornale. Intervistato da Monteleone, ha raccontato la sua vita da studente e parlato del ruolo cruciale della scuola e dell’università, soprattutto in un momento storico così difficile e divisivo.
L’intervento di Nicola Porro
Porro ha affrontato il tema del 7 ottobre e della reazione del mondo dell’informazione, soffermandosi sulle implicazioni del conflitto in corso e ribadendo il suo sostegno a Israele e alle comunità ebraiche. Ha quindi invitato sul palco Pietro Balzano, lo studente universitario firmatario del Manifesto nazionale per il diritto allo studio – che denuncia il clima antisemita e anti-israeliano negli atenei del paese – aggredito con i rappresentanti UGEI durante la presentazione del documento al Campus Einaudi di Torino dagli attivisti anti-Israele.
Emozioni sul palco
La serata ha avuto anche molti momenti di spettacolo e di emozione. In apertura, gli studenti della secondaria di primo grado si sono esibiti con entusiasmo nella canzone Si può dare di più, eseguendone anche la coreografia e ricevendo grandi applausi. Poi, la presentazione della squadra femminile di scacchi della Scuola, che è arrivata ai campionati studenteschi nazionali (il corso di scacchi è uno dei progetti finanziati dalla Fondazione). Le sei giovani giocatrici, campionesse regionali in carica, hanno riscosso calorosi applausi dal pubblico. Anche il nuovo video della Fondazione Scuola, che ne racconta obiettivi e attività, è stato molto apprezzato. A detta di molti, è il miglior video realizzato dalla Fondazione.
Una platea generosa
Infine le donazioni, il vero motivo della Cena di Gala. Si sono svolte online, con la visualizzazione in tempo reale attraverso un grafico proiettato sullo schermo, e con le tradizionali buste. La platea, sollecitata da Monteleone che spiegava i progetti cui sarebbero state destinate, si è dimostrata come sempre molto generosa.
Per vedere le foto della serata clicca qui
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Il galà di raccolta fondi per la Scuola fa il tutto esaurito
L’Aula Magna Aron Benatoff, bellissima nella sua nuova livrea in legno e blu e “vestita” a festa con un’elegante mise en place nei toni dell’azzurro, il 22 maggio era gremita al limite della capienza per la Cena di Gala della Fondazione Scuola. «Abbiamo superato ogni aspettativa di partecipazione e adesione degli sponsor. Siamo davvero grati e soddisfatti» ha esordito il presidente della Fondazione Simone Sinai ringraziando una platea di 410 persone. «Il titolo della serata, La scuola siamo noi, non ha bisogno di spiegazioni: la Scuola è la nostra linfa, il nostro futuro, il nostro cuore pulsante. Senza di essa non saremmo quello che siamo».
La Fondazione organizza ogni anno il galà per raccogliere fondi a sostegno della Scuola Ebraica: «Nell’ultimo anno abbiamo contribuito in modo significativo, devolvendo alla Scuola 380.000 euro» ha detto Sinai. «Di questi, 220.000 sono stati destinati al supporto economico delle famiglie e 160.000 a numerosi progetti didattici e alla ristrutturazione dell’Aula Magna. Grazie a tutti voi, agli sponsor della serata e ai main sponsor Alkemy, UBP e Pellegrini».
La centralità della Scuola
Nel suo saluto, Rav Arbib ha sottolineato come l’elemento educativo sia l’essenza della tradizione ebraica, mentre il preside Marco Camerini ha illustrato i risultati e le sfide che attendono la Scuola, ribadendone il ruolo centrale nell’accogliere le diversità presenti nella Comunità. Il presidente della Comunità Walker Meghnagi ha ringraziato profusamente la Fondazione: «Senza di voi non so come la Scuola potrebbe fare fronte a tutte le esigenze».
L’amicizia di Antonino Monteleone
Anche quest’anno ha condotto la serata Antonino Monteleone, giornalista televisivo molto legato alla comunità ebraica italiana, che con abilità ha saputo alternare momenti leggeri di coinvolgimento a parole di spessore e amicizia. L’ospite d’onore di questa edizione era Nicola Porro, vicedirettore del Giornale. Intervistato da Monteleone, ha raccontato la sua vita da studente e parlato del ruolo cruciale della scuola e dell’università, soprattutto in un momento storico così difficile e divisivo.
L’intervento di Nicola Porro
Porro ha affrontato il tema del 7 ottobre e della reazione del mondo dell’informazione, soffermandosi sulle implicazioni del conflitto in corso e ribadendo il suo sostegno a Israele e alle comunità ebraiche. Ha quindi invitato sul palco Pietro Balzano, lo studente universitario firmatario del Manifesto nazionale per il diritto allo studio – che denuncia il clima antisemita e anti-israeliano negli atenei del paese – aggredito con i rappresentanti UGEI durante la presentazione del documento al Campus Einaudi di Torino dagli attivisti anti-Israele.
Emozioni sul palco
La serata ha avuto anche molti momenti di spettacolo e di emozione. In apertura, gli studenti della secondaria di primo grado si sono esibiti con entusiasmo nella canzone Si può dare di più, eseguendone anche la coreografia e ricevendo grandi applausi. Poi, la presentazione della squadra femminile di scacchi della Scuola, che è arrivata ai campionati studenteschi nazionali (il corso di scacchi è uno dei progetti finanziati dalla Fondazione). Le sei giovani giocatrici, campionesse regionali in carica, hanno riscosso calorosi applausi dal pubblico. Anche il nuovo video della Fondazione Scuola, che ne racconta obiettivi e attività, è stato molto apprezzato. A detta di molti, è il miglior video realizzato dalla Fondazione.
Una platea generosa
Infine le donazioni, il vero motivo della Cena di Gala. Si sono svolte online, con la visualizzazione in tempo reale attraverso un grafico proiettato sullo schermo, e con le tradizionali buste. La platea, sollecitata da Monteleone che spiegava i progetti cui sarebbero state destinate, si è dimostrata come sempre molto generosa.
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