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Come le donazioni alla Fondazione arrivano a Scuola e famiglie

L’attività della Fondazione Scuola è incentrata su un’unica mission: essere al servizio della Scuola, finanziandone i progetti didattici ed educativi, e renderla accessibile a tutti, sostenendo le famiglie in difficoltà. Le risorse economiche, spiegano i consiglieri, derivano da una capillare e continuativa raccolta fondi e sono stanziate secondo processi trasparenti e condivisi con la Scuola e la Comunità.

La raccolta delle proposte
«I finanziamenti ai progetti didattici nascono da un iter strutturato, che parte dalle proposte dei docenti» dice la consigliera Sara Fargion. «Ogni insegnante, dal nido alle superiori, può presentare un progetto compilando un modulo in cui ne descrive obiettivi, contenuti e budget. Il preside raccoglie le proposte, le valida e le trasmette alla Fondazione». Le richieste dovrebbero arrivare in due tranche, all’inizio e a metà dell’anno scolastico, permettendo così di avere una visione d’insieme e di dare priorità alle esigenze espresse dalla Scuola, dall’assessore, dalle famiglie e anche dalla Fondazione stessa. «Quando le richieste arrivano entro le scadenze previste possiamo ragionare in modo strategico».
 
La Fondazione soggetto propositivo
La Fondazione garantisce continuità ai tanti progetti consolidati negli anni, fra cui il supporto ai bisogni educativi speciali, l’accoglienza degli studenti stranieri, i viaggi, il corso di scacchi, i percorsi Italam per l’ebraico. «Sono progetti che ormai fanno parte dell’identità della Scuola», afferma Fargion, «e li sosteniamo ogni anno perché funzionano e arricchiscono l’offerta formativa». L’attuale Consiglio vuole però che la Fondazione ricopra un ruolo attivo: «Non vogliamo limitarci ad accogliere le richieste, ma diventare propositivi. La Fondazione deve saper guardare avanti, promuovendo anche progetti nuovi in grado di accompagnare la Scuola in un percorso di crescita condiviso».
 
Progetti strategici e di lungo termine
Un passo in questa direzione è stato il sondaggio Progetto Ascolto realizzato lo scorso anno, proposto e finanziato dalla Fondazione e implementato in collaborazione con la Scuola. «È stato uno strumento di ascolto ma anche il punto di partenza» dice Fargion. «Dalle risposte abbiamo individuato gli ambiti su cui concentrare gli sforzi futuri, come il potenziamento dell’inglese e l’innovazione, tecnologica e non. Da qui nasceranno le proposte della Fondazione, da discutere e realizzare in dialogo con la Scuola». L’obiettivo è valorizzare l’offerta formativa con una visione d’insieme, costruendo con l’istituto progetti strategici e di lungo termine.
 
L’erogazione del sostegno alle famiglie
Accanto ai progetti didattici, una parte importante del budget annuale della Fondazione è destinata al sostegno economico delle famiglie per le rette scolastiche. «Riceviamo dalla Comunità l’indicazione di quante famiglie hanno richiesto un sussidio» spiega il consigliere Michael Meghnagi. «Le loro situazioni sono verificate dalle commissioni competenti: noi non conosciamo i nomi, ma solo il numero delle richieste». La Fondazione destina ogni anno una quota fissa del proprio bilancio a questo scopo, consapevole che circa un quarto delle famiglie ha bisogno di un aiuto per sostenere i costi della Scuola. «È un meccanismo che funziona in modo trasparente e quasi automatico» continua Meghnagi. «Tuttavia, se la raccolta fondi annuale è inferiore alle previsioni, siamo costretti a ridurre proporzionalmente l’erogazione».
 
Trasparenza e condivisione
Trasparenza delle procedure e condivisione delle scelte sono il filo conduttore dell’attività della Fondazione. «Ogni progetto e ogni contributo», conclude Fargion, «nascono da un dialogo continuo tra Fondazione, Scuola e Comunità. È un equilibrio delicato, ma ci permette di usare al meglio le risorse raccolte. Dietro ogni euro erogato ci sono fiducia e impegno per il futuro dei nostri studenti».

Come le donazioni alla Fondazione arrivano a Scuola e famiglie

L’attività della Fondazione Scuola è incentrata su un’unica mission: essere al servizio della Scuola, finanziandone i progetti didattici ed educativi, e renderla accessibile a tutti, sostenendo le famiglie in difficoltà. Le risorse economiche, spiegano i consiglieri, derivano da una capillare e continuativa raccolta fondi e sono stanziate secondo processi trasparenti e condivisi con la Scuola e la Comunità.

La raccolta delle proposte
«I finanziamenti ai progetti didattici nascono da un iter strutturato, che parte dalle proposte dei docenti» dice la consigliera Sara Fargion. «Ogni insegnante, dal nido alle superiori, può presentare un progetto compilando un modulo in cui ne descrive obiettivi, contenuti e budget. Il preside raccoglie le proposte, le valida e le trasmette alla Fondazione». Le richieste dovrebbero arrivare in due tranche, all’inizio e a metà dell’anno scolastico, permettendo così di avere una visione d’insieme e di dare priorità alle esigenze espresse dalla Scuola, dall’assessore, dalle famiglie e anche dalla Fondazione stessa. «Quando le richieste arrivano entro le scadenze previste possiamo ragionare in modo strategico».
 
La Fondazione soggetto propositivo
La Fondazione garantisce continuità ai tanti progetti consolidati negli anni, fra cui il supporto ai bisogni educativi speciali, l’accoglienza degli studenti stranieri, i viaggi, il corso di scacchi, i percorsi Italam per l’ebraico. «Sono progetti che ormai fanno parte dell’identità della Scuola», afferma Fargion, «e li sosteniamo ogni anno perché funzionano e arricchiscono l’offerta formativa». L’attuale Consiglio vuole però che la Fondazione ricopra un ruolo attivo: «Non vogliamo limitarci ad accogliere le richieste, ma diventare propositivi. La Fondazione deve saper guardare avanti, promuovendo anche progetti nuovi in grado di accompagnare la Scuola in un percorso di crescita condiviso».
 
Progetti strategici e di lungo termine
Un passo in questa direzione è stato il sondaggio Progetto Ascolto realizzato lo scorso anno, proposto e finanziato dalla Fondazione e implementato in collaborazione con la Scuola. «È stato uno strumento di ascolto ma anche il punto di partenza» dice Fargion. «Dalle risposte abbiamo individuato gli ambiti su cui concentrare gli sforzi futuri, come il potenziamento dell’inglese e l’innovazione, tecnologica e non. Da qui nasceranno le proposte della Fondazione, da discutere e realizzare in dialogo con la Scuola». L’obiettivo è valorizzare l’offerta formativa con una visione d’insieme, costruendo con l’istituto progetti strategici e di lungo termine.
 
L’erogazione del sostegno alle famiglie
Accanto ai progetti didattici, una parte importante del budget annuale della Fondazione è destinata al sostegno economico delle famiglie per le rette scolastiche. «Riceviamo dalla Comunità l’indicazione di quante famiglie hanno richiesto un sussidio» spiega il consigliere Michael Meghnagi. «Le loro situazioni sono verificate dalle commissioni competenti: noi non conosciamo i nomi, ma solo il numero delle richieste». La Fondazione destina ogni anno una quota fissa del proprio bilancio a questo scopo, consapevole che circa un quarto delle famiglie ha bisogno di un aiuto per sostenere i costi della Scuola. «È un meccanismo che funziona in modo trasparente e quasi automatico» continua Meghnagi. «Tuttavia, se la raccolta fondi annuale è inferiore alle previsioni, siamo costretti a ridurre proporzionalmente l’erogazione».
 
Trasparenza e condivisione
Trasparenza delle procedure e condivisione delle scelte sono il filo conduttore dell’attività della Fondazione. «Ogni progetto e ogni contributo», conclude Fargion, «nascono da un dialogo continuo tra Fondazione, Scuola e Comunità. È un equilibrio delicato, ma ci permette di usare al meglio le risorse raccolte. Dietro ogni euro erogato ci sono fiducia e impegno per il futuro dei nostri studenti».