News e Articoli / La Fondazione Scuola e la Scuola Ebraica al Parlamento europeo

La Fondazione Scuola e la Scuola Ebraica al Parlamento europeo a Bruxelles

In occasione della mostra “Il segno della Memoria”, curata da Ermanno Tedeschi nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles dal 24 al 27 gennaio 2017,  la Fondazione della Scuola ha promosso un concorso artistico tra i ragazzi della la Scuola Ebraica di Milano, al quale hanno aderito gli studenti di elementari, medie e licei.
Un grande onore per la nostra Scuola che martedì 24 Gennaio, rappresentata da due dei quattro vincitori, ha partecipato insieme a Sara Tedeschi Blei e Karen Nahum della Fondazione, all’inaugurazione e alla premiazione a Bruxelles. L’Onorevole Comi, che ha patrocinato la mostra, ha accolto la nostra delegazione con grande partecipazione e durante la cerimonia anche il nuovo Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha voluto complimentarsi ed esternare il suo apprezzamento per le opere dei nostri studenti esposte alla mostra.
Sara Tedeschi Blei, responsabile per la Fondazione Scuola del progetto, di cui ha seguito ogni dettaglio racconta “I colloqui avuti a Bruxelles tra Fondazione Scuola e l'onorevole Comi hanno aperto nuove strade di collaborazione a livello europeo per la Scuola anche per il sincero interesse dimostrato dall’Onorevole per lo sviluppo di altre collaborazioni con iniziative e progetti”.
Leggi anche l’articolo di Mosaico

I vincitori del concorso sono:
Classe Quinta A scuola primaria
Insegnante responsabili del progetto: Diana Segre
Gli alunni della classe inviano le "Pietre della memoria" realizzate pensando alla storia delle loro famiglie. Dal punto di vista tecnico si tratta di una quarantina di foglietti plastificati, della misura delle "Pietre di Inciampo" originali dell'artista Gunter Demnig, ovvero 10 cm x 10 cm. Tali "pietre" dovrebbero essere attaccate con dello scotch sul pavimento della mostra, in ordine sparso, in tal modo l'installazione coprirebbe tutto il percorso della mostra artistica. La particolarità della nostra installazione è che abbiamo scritto le "pietre" con i nomi di tutti coloro che hanno lasciato la loro casa, sia durante la II g.m. sia in altri momenti di pericolo per il popolo ebraico, che ha visto migrazioni dai paesi come Persia, Libano, Libia, Egitto ecc.. In tal modo le pietre diventano memoria collettiva del popolo e delle migrazioni di popoli.

Classe 2A e 2B scuola secondaria di primo grado
Insegnanti responsabili del progetto: Matilde Orlandi, Stefania Sciama, Cristina Ventura
L’opera è una scultura collettiva che rappresenta il Muro del Pianto. I mattoni del muro sono in polistirolo, montati su un pannello di compensato delle dimensioni di cm 100 X 60 cm. Nella scultura sono inseriti dei bigliettini (uno per ciascun alunno) contenenti una frase sul tema della memoria.

Classe 2B scuola secondaria di primo grado
Jonathan Vona: "Mamma e il bambino con la testa in giù" (descrizione fatta da Jonathan).

Classe V scuola secondaria di secondo grado
Jael Arazi, "Ho scelto di rappresentare una cicatrice come "Segno della Memoria" in quanto costituisce un continuo ricordo di una determinata esperienza, un reiterato che porta a riviverla. Inoltre, reputo che la fotografia sia il mezzo più adatto per trasmettere questa idea, visto che è in se stessa un ricordo di un momento specifico, un istante che rimarrà sempre chiaro e fermo nel tempo".

La Fondazione Scuola e la Scuola Ebraica al Parlamento europeo a Bruxelles

In occasione della mostra “Il segno della Memoria”, curata da Ermanno Tedeschi nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles dal 24 al 27 gennaio 2017,  la Fondazione della Scuola ha promosso un concorso artistico tra i ragazzi della la Scuola Ebraica di Milano, al quale hanno aderito gli studenti di elementari, medie e licei.
Un grande onore per la nostra Scuola che martedì 24 Gennaio, rappresentata da due dei quattro vincitori, ha partecipato insieme a Sara Tedeschi Blei e Karen Nahum della Fondazione, all’inaugurazione e alla premiazione a Bruxelles. L’Onorevole Comi, che ha patrocinato la mostra, ha accolto la nostra delegazione con grande partecipazione e durante la cerimonia anche il nuovo Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha voluto complimentarsi ed esternare il suo apprezzamento per le opere dei nostri studenti esposte alla mostra.
Sara Tedeschi Blei, responsabile per la Fondazione Scuola del progetto, di cui ha seguito ogni dettaglio racconta “I colloqui avuti a Bruxelles tra Fondazione Scuola e l'onorevole Comi hanno aperto nuove strade di collaborazione a livello europeo per la Scuola anche per il sincero interesse dimostrato dall’Onorevole per lo sviluppo di altre collaborazioni con iniziative e progetti”.
Leggi anche l’articolo di Mosaico

I vincitori del concorso sono:
Classe Quinta A scuola primaria
Insegnante responsabili del progetto: Diana Segre
Gli alunni della classe inviano le "Pietre della memoria" realizzate pensando alla storia delle loro famiglie. Dal punto di vista tecnico si tratta di una quarantina di foglietti plastificati, della misura delle "Pietre di Inciampo" originali dell'artista Gunter Demnig, ovvero 10 cm x 10 cm. Tali "pietre" dovrebbero essere attaccate con dello scotch sul pavimento della mostra, in ordine sparso, in tal modo l'installazione coprirebbe tutto il percorso della mostra artistica. La particolarità della nostra installazione è che abbiamo scritto le "pietre" con i nomi di tutti coloro che hanno lasciato la loro casa, sia durante la II g.m. sia in altri momenti di pericolo per il popolo ebraico, che ha visto migrazioni dai paesi come Persia, Libano, Libia, Egitto ecc.. In tal modo le pietre diventano memoria collettiva del popolo e delle migrazioni di popoli.

Classe 2A e 2B scuola secondaria di primo grado
Insegnanti responsabili del progetto: Matilde Orlandi, Stefania Sciama, Cristina Ventura
L’opera è una scultura collettiva che rappresenta il Muro del Pianto. I mattoni del muro sono in polistirolo, montati su un pannello di compensato delle dimensioni di cm 100 X 60 cm. Nella scultura sono inseriti dei bigliettini (uno per ciascun alunno) contenenti una frase sul tema della memoria.

Classe 2B scuola secondaria di primo grado
Jonathan Vona: "Mamma e il bambino con la testa in giù" (descrizione fatta da Jonathan).

Classe V scuola secondaria di secondo grado
Jael Arazi, "Ho scelto di rappresentare una cicatrice come "Segno della Memoria" in quanto costituisce un continuo ricordo di una determinata esperienza, un reiterato che porta a riviverla. Inoltre, reputo che la fotografia sia il mezzo più adatto per trasmettere questa idea, visto che è in se stessa un ricordo di un momento specifico, un istante che rimarrà sempre chiaro e fermo nel tempo".